Il Giappone grande opportunitΓ per lβagroalimentare italiano Intervista a Eliano Fiore PRESIDENTE DI Cepi- Uci Giappone Β Eliano Fiore vive in Giappone da quarantβanni, giΓ direttore generale della camera di commercio italiana a Tokio, insegna lingua e cultura italiana in diverse universitΓ giapponesi, ed Γ¨ il presidente di Cepi-Uci Giappone. Se cβΓ¨ un italiano che
Il Giappone grande opportunitΓ per lβagroalimentare italiano
Intervista a Eliano Fiore
PRESIDENTE DI Cepi- Uci Giappone
Β
Eliano Fiore vive in Giappone da quarantβanni, giΓ direttore generale della camera di commercio italiana a Tokio, insegna lingua e cultura italiana in diverse universitΓ giapponesi, ed Γ¨ il presidente di Cepi-Uci Giappone. Se cβΓ¨ un italiano che ha il sentiment del Giappone questo Γ¨ lui. Gli chiediamo quali occasioni ci siano per gli operatori italiani nel mercato nipponico.
Per un imprenditore italiano serio le opportunitΓ di inserimento nel Paese sono tante. In primis nellβagroalimentare. Se ti fai un giro a Tokio ti accorgerai che ci sono piΓΉ tricolori lΓ¬ che in tutta Italia, sono i ristoranti italiani che imbandierano. CiΓ² non toglie che spesso allβannuncio di cucina italiana, esibito con le bandiere, non corrisponda unβofferta adeguata, per qualitΓ e origine dei prodotti. Il che Γ¨ un bel problema per il made in Italy.
Allora che fare?
In Giappone non esiste una sola scuola di cucina improntata alla dieta mediterranea o alla cucina italiana. Questo Γ¨ il problema di fondo, ci vorrebbe una maggiore professionalizzazione nella ristorazione e formazione nellβalimentare. Manca un controllo e una promozione della qualitΓ dei nostri prodotti. Anche il vino e il formaggio italiano che arrivano non sono abbastanza conosciuti. Insomma dobbiamo riconoscere che purtroppo la cucina occidentale per i Giapponesi Γ¨ ancora quella francese. Alla fine il cibo Γ¨ cultura quindi dobbiamo insegnare come si consumano i nostri prodotti. Serve una promozione proattiva. I francesi in questo sono bravi, hanno promosso i loro formaggi e i loro vini e anche grazie alla Sopexa, bisogna riconoscere che sono riusciti.Dobbiamo promuovere, promuovere e ancora promuovere, Β ma questo significa educare al consumo e credo si possa fare attraverso la ristorazione, la professionalizzazione della ristorazione. Dobbiamo stimolare il consumo.
Lo scorso settembre lei accompagnΓ² a Roma lβimprenditrice Giapponese Hiroko Kodama, Amministratore Delegato della TANAKA PLAN Co.ltd per perfezionare lβaccordo commerciale con Antica Norba e Bioalimenta promosso da CEPI-UCI per lβacquisto di prodotti biologici e senza glutine da esportare in Giappone. Quali sono stati gli sviluppi di quellβintesa?
Lβoperazione ha avuto un esito positivo, anche se ci siamo imbattuti in alcuni problemi logistici che comunque siamo riusciti a superare. Abbiamo aperto un canale importante e contiamo di riuscire ad aprirne altri. Si pensi che il problema della celiachia comincia ad essere molto presente anche in Giappone.
Quali opportunitΓ crede che Cepi-Uci Giappone possa offrire ad un imprenditore dellβagroalimentare italiano che voglia misurarsi con il mercato Giapponese?
Possiamo offrire un ampio spettro di opportunitΓ . Dalla promozione alla vendita al dettaglio. Con eventi mirati sia aperti al pubblico che B to B. Organizzati direttamente da noi e specifici per i prodotti che si intende promuovere. Una delle cose fondamentali che gli imprenditori italiani che vogliono misurarsi con il mercato giapponese devono tenere presente Γ¨ che Γ¨ utile arrivare direttamente o affidarsi a player italiani. Con eventi mirati possiamo mettere insieme gli importatori e gli imprenditori interessati per raggiungere nel modo piΓΉ semplice lβobbiettivo. La cosa fondamentale, lo ribadisco, Γ¨ la presenza diretta degli italiani in Giappone. E in questo Cepi-Uci Giappone puΓ² essere lβalter ego dei produttori in loco.
Per il nostro agroalimentare ci sono opportunitΓ ?
Tutti vogliono mangiare italiano, dagli svedesi agli americani e ovviamente anche i giapponesi. Una grande opportunitΓ saranno le olimpiadi in Giappone. Nellβestate del 2020 gli occhi del mondo saranno tutti puntati su Tokyo. Il binomio sport alimentazione, soprattutto in un Paese come quello di cui stiamo parlando dove cβΓ¨ un serio problema di obesitΓ della popolazione, potrebbe essere vincente. La dieta mediterranea, con le sue caratteristiche salutiste, potrebbe conquistare grandi fette di mercato. Siamo perΓ² in competizione con gli americani, i cileni, i francesi, gli australiani, insomma, non mancano i concorrenti. Dal Mediterraneo invece arriva poco.
Lβexpo di Milano?
Non mi pare che per il momento abbia avuto un particolare eco in Giappone ma Γ¨ presto per dirlo. Vinitaly invece resta lβunica manifestazione italiana del settore di cui si parla.
Qual Γ¨ la percezione che hanno i Giapponesi del Made in Italy?
Ci viene riconosciuto lβeccellenza del nostro design. Dalle macchine per il caffΓ¨ alle automobili. La bellezza del nostro Paese Γ¨ percepita con chiarezza e in qualche modo questo si riflette sui nostri prodotti di cui direi viene riconosciuta la pienezza.
Esiste il problema del falso Made in Italy?
SΓ¬ purtroppo soprattutto nellβagroalimentare. Parmisan ed altre amenitΓ sono presenti anche nel mercato giapponese.
Facciamo conto che io sia un imprenditore italiano che cerca uno sbocco nel mercato nipponico, produco fichi secchi, ti contatto e che facciamo insieme?
Organizziamo promozione nellβambito della ristorazione con monitoraggio ad ampio spettro. Tu mi fai avere una confezione assaggio e io ti darΓ² un feedback sia qualitativo che relativamente agli ordini. E poi come ti ho detto creiamo, se del caso, eventi mirati sia B to B che aperti al pubblico. Un settore che vorrei continuare segnalare Γ¨ quello salutista e dietetico il cui mercato in Giappone non potrΓ che crescere. La cosa singolare Γ¨ che giΓ la semplice dieta mediterranea sarebbe una risposta.
Chi fosse interessato a contattare Eliano Fiore per iniziative relative allβexport in Giappone puΓ² scrivere a Questo indirizzo email Γ¨ protetto dagli spambots. E’ necessario abilitare JavaScript per vederlo.“>info@cepi-uci.it o aΒ Questo indirizzo email Γ¨ protetto dagli spambots. E’ necessario abilitare JavaScript per vederlo.”>eliano.fiore@gmail.com
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