Come ripreso dalla stampa (AgenParl,Β TN – Trasportonotizie,Β Uomini e trasporti), le Associazioni Assotrasporti e Azione nel Trasporto Italiano hanno scritto a Governo italiano, Governo francese e Commissione Europea, per chiedere un intervento urgente sulla proposta di legge francese, in fase di approvazione, che vieta ai trasportatori il riposo settimanale a bordo veicolo in Francia, con sanzione
Come ripreso dalla stampa (AgenParl,Β TN – Trasportonotizie,Β Uomini e trasporti), le Associazioni Assotrasporti e Azione nel Trasporto Italiano hanno scritto a Governo italiano, Governo francese e Commissione Europea, per chiedere un intervento urgente sulla proposta di legge francese, in fase di approvazione, che vieta ai trasportatori il riposo settimanale a bordo veicolo in Francia, con sanzione di 1 anno di reclusione e 30.000 euro di ammenda per i trasgressori, anche stranieri.
Da un lato, apprezziamo lβiniziativa coraggiosa della Francia, volta a risolvere gravi fenomeni quali il dumping sociale, la concorrenza estera sleale, la delocalizzazione abusiva delle imprese di autotrasporto e il cabotaggio illegale.
Tuttavia, riteniamo fondamentale segnalare i vizi di fondo e le lacune applicative che finiscono col rendere vano e per di piΓΉ dannoso lβintervento legislativo francese. Chiediamo in particolare maggiore tutela per lβimpresa di autotrasporto nel caso in cui il conducente infranga il divieto e una piΓΉ equa gradualizzazione della pena sulla base della reiterazione del reato.
La proposta di legge rischia di essere unβiniziativa isolata e non conforme alla normativa europea, perchΓ© crea discriminazioni fra i trasportatori comunitari. Noi invece, in linea con la maggiore liberalizzazione del cabotaggio auspicata dalla Commissione Europea, siamo favorevoli allβapertura dei mercati in Europa e alla paritΓ di trattamento dei trasportatori comunitari.
Chiediamo quindi con forza che lβUnione Europea verifichi la regolaritΓ della nuova norma francese per garantire ai Paesi membri di competere alla pari nello spazio unico europeo del trasporto su strada.
Auspichiamo che lβItalia colga la grande occasione offerta dal semestre di presidenza europea (luglio-dicembre 2014), per contribuire ad armonizzare la normativa comunitaria.
Lβautotrasporto – per sua natura diverso rispetto alle altre categorie stanziali – comporta un continuo interscambio tra i Paesi europei ed extracomunitari. Trovando in Italia condizioni fiscali e contributive scarsamente competitive, le Aziende sono costrette a chiudere o a delocalizzarsi. Tuttavia, i veicoli stranieri che circolano sul territorio italiano usufruiscono di infrastrutture, strade e servizi, senza partecipare al versamento di contributi. Per tali motivi, chiediamo che il Governo italiano trovi rapide soluzioni per equilibrare rispetto alla media europea la sfera fiscale e tutti i costi dβesercizio che incidono sulle Aziende di trasporti, ponendo le basi per la ripresa economica italiana ed europea.
Coloro che, avendone oggi la possibilitΓ , non interverranno, dovranno ritenersi responsabili per aver assestato un duro colpo al Sistema-Paese, causando una cospicua perdita di entrate nelle casse dello Stato.
Per maggiori dettagli, si visiti ilΒ sito web di AssotrasportiΒ e laΒ pagina facebook Assotrasporti.
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