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Dazi, Marciano CEPI: Servono certezze e ristori per i settori più colpiti

“In un quadro che ora per ora si delinea sempre meglio, ma nel quale manca ancora un testo scritto al quale fare riferimento, l’accordo sui dazi non è certo una buona notizia in sé. Avere evitato una guerra commerciale è sicuramente un bene è forte però la sensazione che ci siano stati imposti dei balzelli in modo arbitrario. La Commissione ha finito per accettare un 15 per cento, che si sarà meglio del 30, però difficilmente un imprenditore italiano o europeo che esporta in Usa se ne può dire soddisfatto”. Così Rolando Marciano Presidente Nazionale della Confederazione europea delle piccole imprese
“Manca l’elenco dei prodotti che verranno esentati dalle tariffe, una partita su cui l’Italia si gioca molto. Se l’aliquota del 15% è flat – come dice il commissario al commercio Maros Sefcovic – e riassorbe i dazi preesistenti per alcuni settori non cambierebbe quasi nulla o nulla. Comunque per farmaceutico, macchinari e agroalimentare ci sono ancora troppe cose da capire, il che certo non fa bene ci vogliono certezze per lavorare, nello stesso tempo confidiamo nel lavoro dell’Ue e dell’Italia i questi giorni in decisivi.”
“Cepi chiede all’Ue e al Governo italiano di accompagnare le imprese in quella che sembra sarà una sfida complicata e un po’ arbitraria anche con aiuti e sostegni in grado di ammortizzare il colpo, una possibilità potrebbe anche essere quella di rimodulare i fondi del PNRR”. Conclude il presidente Rolando Marciano.

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